IL BAMBINO IQBAL (2007)
Lettura interpretata arricchita da immagini filmate e canzoni originali.
Scritto e diretto da Simona Selvini
Musiche originali di Daniele Casarosa e Beatrice Sarti
Immagini a cura di Elisa Naike Blecic
Questo spettacolo è nato dall’esigenza di portare l’attenzione su un tema che ci sta particolarmente a cuore: lo sfruttamento dei bambini.
Ritengo che la storia di Iqbal (che ho tenuto fedele nelle linee principali degli accadimenti) sia l’esempio di un eroe. Un eroe dei nostri giorni, anche se non del nostro Paese.
Un eroe bambino. Bambini, cosa che spesso si tende a dimenticare, sono i germogli del domani, esseri che contengono in loro stessi il futuro del mondo, la forza dell’avvenire.Cosa ci accade se i germogli più vitali vengono recisi? Ci sentiamo orfani di una forza che abbiamo perso; in lutto di un amore che abbiamo lasciato spegnere. Siamo con Iqbal quando dice che bisogna avere la forza di ricordare, di non dimenticare e di non farci sopraffare dall’indifferenza che appiattisce esseri e idee e che è una malattia che non ci deve contagiare.
Dalle parole di Iqbal:
"Mi batterò non solo per liberare me stesso e i miei compagni di sventuradalle catene in cui mi trovo. Non solo quelle che colpiscono i bambini, ma anche gli adulti, perché non può esserci benessere per i bambinifinché gli adulti saranno offesi e sfruttati.
Siamo tutti persone. Non possiamo essere divisi, ma dobbiamo batterci. Insieme. Perché sia l’amore che ci guidi e la giustizia che illumini i nostri passi."